venerdì 28 ottobre 2011

La spettacolarizzazione*

Negli ultimi anni la tv ha cercato di fare sempre più odiens grazie (e purtroppo,direi) ai "piccoli" attori,cantanti e ballerini giusto perchè i bambini fanno più tenerezza e sono più piacevoli da guardare di un adulto.
http://tv.fanpage.it/i-moda-con-arrivera-conquistano-io-canto-su-canale-5/
Incominciarono a farli ballare (Ballando sotto le stelle), poi hanno scoperto il canto ed ora vanno in onda programmi di cucina, con bambini e adolescenti che stanno ai fornelli e fanno i cuochi! Quella di “usare” i bambini in tv sembra una deriva inarrestabile. Dopo la pausa estiva, sono riprese in tv le trasmissioni che “sfruttano” i bambini. La Rai insiste con "Ti lascio una canzone" e  Canale 5 rispolvera “Io canto”( nonostante i non brillanti dati di ascolto registrati nelle ultime edizioni, Ti lascio una canzone e Io canto tornano nelle case degli italiani).
Associazioni come  L’aiart (Associazione Spettatori Onluns) contestano l’inserimento dei bambini nei talent show equesta onlus ha preso una netta posizione contro queste trasmissioni, giudicate diseducative e negative, con numerose dichiarazioni alla stampa e con articoli sulla sua rivista mensile Il Telespettatore.
Sta di fatto che riprendono i programmi che finiscono per usare i bambini, che se non diventano fenomeni da baraccone, sono comunque adultizzati, imitano i grandi, vestiti, soprattutto le bambine, come impone la moda femminile, con abiti griffati e del tutto inadatti a minori, che, nonostante “posino” in atteggiamenti languidi e da donne grandi, sono e rimangono bambine. Per non parlare poi di alcune canzoni,fatte cantare da ignare bambine e stralunati bambini, che parlano di amore, di passione, di gelosie e di desideri.

Maaaaa...C'è un limite a tutto!!!!!

A tutto, ma non per "Ti lascio una canzone" e la sua copia  "Io canto", che, giorno dopo giorno, trasmissione dopo trasmissione, alzano il livello di sfruttamento dei bambini.
La “difesa” dei conduttori e dei responsabili dei programmi si basa  sul fatto che gli ascolti sono alti e che lo share è elevato. Ergo…Il programma è buono. Non è affatto vero. In tv, anche in quella pubblica, vi sono tanti programmi “spazzatura” che hanno grandi ascolti.
La quantità degli ascolti, se pur ne determina il successo di pubblico, non modifica affatto la sua qualità: se è trash, rimane trash!! Per far crescere l’audience e, quindi, la pubblicità, non si esita a “sfruttare” i bambini. Questi, per le loro “prestazioni” non sono retribuiti, né risulta che sia corrisposto un compenso ai genitori.
Sono proprio quest'ultimi i veri colpevoli, secondo il mi punto di vista, sono veri responsabili di tanto degrado, per ignoranza, per scarsa consapevolezza del ruolo educativo dei padri e delle madri, o per mero interesse, fanno a gara perché i loro “piccoli” siano ammessi alle prove, siano ingaggiati e, finalmente, fatti salire sul palco, sognando per loro un briciolo di notorietà e per i figli un futuro da star della televisione e dello spettacolo.
La domanda, però, più importante da farci è:" I bambini sono contenti di partecipare alle trasmissioni, sottoponendosi all’onere di imparare a memoria le canzoni e fare poi tante prove e vincere l’emozione del palcoscenico?E sono felici di vestirsi da grandi, recitare da grandi, cantare da grandi, preferendo magari giocare all’aria aperta ed essere liberi?
Direi che sono proprio queste le cose importanti da valutare e da non prendere sotto gamba e purtoppo queste decisioni molte volte non vengono prese dai bambini, perchè ancora troppo piccoli mentalmente da poter ponderare giustamente la decisione. Gli stessi psicologi affermano che mandare sotto i riflettori un bambino può essere pericoloro per il loro stesso equilibrio ed è poi difficile farli tornare alla vita normale.
Ogni età ha la propria tappa da fare senza accelerare i tempi.
Facciamoli vivere, giocare e soprattutto, facciamogli fare i BAMBINI!!!!




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